Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 18,21-35)
Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.»
Dal commento di padre Ermes Ronchi
Quando non voglio perdonare (il perdono non è un istinto ma una decisione), quando di fronte a un’offesa riscuoto il mio debito con una contro offesa, non faccio altro che alzare il livello del dolore e della violenza. Anziché annullare il debito, stringo un nuovo laccio, aggiungo una sbarra alla prigione.
Perdonare, invece, significa sciogliere questo nodo, significa lasciare andare, liberare dai tentacoli e dalle corde che ci annodano malignamente, credere nell’altro, guardare non al suo passato ma al suo futuro. Così fa Dio, che ci perdona non come uno smemorato, ma come un liberatore, fino a una misura che si prende gioco dei nostri numeri e della nostra logica.
Preghiera del Vescovo Matteo in preparazione alla visita del Papa
Signore Gesù, ti ringraziamo per i tanti doni con cui rendi preziosa la nostra vita e ci confermi nel nostro cammino. Tu non vuoi che restiamo scontenti e turbati, prigionieri della paura. Tu ti fai pellegrino per accendere il nostro cuore di speranza
e per farti riconoscere nello spezzare il pane. Insegnaci a fare sempre il primo passo verso il nostro prossimo
per rendere bella e piena di vita la città degli uomini
e vincere la solitudine e l’individualismo.
Ti ringraziamo per la visita di Papa Francesco. Concedici di accoglierlo e ascoltarlo con amore filiale,
per crescere nella comunione e scegliere di essere amici tuoi e
operai generosi nella grande messe di questo mondo.
Insegna a tutti a costruire comunità accoglienti
che con gioia condividono con la folla il pane di cui ha bisogno. Aiutaci a preparare e vivere la mensa dell’Eucarestia,
della Parola e del servizio, mistero della tua presenza in mezzo a noi. Il seme della Tua Parola raggiunga la terra buona del nostro cuore
e dia frutto, perché in famiglia, negli ambienti di lavoro
e ovunque saremo diffondiamo sempre amore e solidarietà.
Signore proteggi, accompagna, benedici tutti, particolarmente i deboli e i ma-lati, con l’intercessione di San Petronio, dei Santi Vitale e Agricola, di Santa Clelia Barbieri, di Santa Caterina da Bologna e soprattutto di Maria, Vergine di San Luca, elargitrice di grazie e Madre che protegge la città degli uomini.