Dal 4 al 12 agosto un gruppo della parrocchia è stato a Klos, in Albania,
nella comunità delle suore dorotee, per dare un contributo all’Estate Ragazzi locale.

“Quando sono partita per l’Albania non avevo idea di cosa mi aspettasse all’arrivo. Ciò che mi ha accolto era lontanissimo dalle vaghe aspettative che mi ero fatta: una comunità di suore e di ragazzi allegri, pronti ad accoglierci con il massimo della disponibilità e una grandissima voglia di iniziare questa nuova esperienza. Nuova anche per loro: infatti la comunità di suore che ci ospitava aveva già organizzato giornate di Estate ragazzi in altri paesi ma non a Klos, dove eravamo noi.

Con ragazzi albanesi, abbiamo provato a coinvolgere i bambini del posto che non avevano mai partecipato ad un’iniziativa simile.

La mattina si svolgeva quello che in Italia conosciamo bene come Estate Ragazzi, ma che per loro era un momento di novità e scoperta.

L’accoglienza era movimentata da musica e balli nel giardino della scuola. Successivamente i bimbi venivano divisi in gruppi per età e in base a questa venivano preparate attività consone: i più piccoli disegnavano, facevano braccialetti con le perline, i grandi si sono scontrati con intricati scooby-Do, con tangram o disegni con stoffe.

L’attività terminava con un grande gioco diviso per squadre che li teneva occupati fino al pranzo. Con grande piacere il numero dei bimbi aumentava ogni giorno un po’ di più.

La famiglia era il tema guida del percorso. Ogni giorno una scenetta raccontava la storia di un bimbo come loro, Pino, che affrontava problemi della quotidianità con vari membri della famiglia e trovava il modo di fare fronte ai normali conflitti familiari, intraprendendo un cammino di crescita e maturità personale.

Siamo tornati a casa sentendo la mancanza delle risate e dei ragazzi nostri coetanei con cui c’è stata grande collaborazione ed è nata una grande amicizia!

La speranza è rivivere l’esperienza l’anno prossimo, ma intanto il mio bagaglio è pieno di belle emozioni e sorprese.

Ho scoperto che, nonostante la difficoltà della lingua straniera e le diverse età dei ragazzi, la voglia di stare insieme e di costruire qualcosa di bello è collante universale ed è sufficiente per passare una settimana insieme e scoprire qualcosa di nuovo su se stessi.”

[Alice Prandin]