Cari parrocchiani,
ci stiamo preparando alla festa di Santa Rita da Cascia, che ci invita a stare insieme nella convivialità e nella preghiera.
Nell’iconografia Rita è ritratta con una rosa in mano, un crocifisso, e una spina sulla fronte.
Come mai? Siamo nel 1457 e Rita, che ha 76 anni, è a letto e malata da diverso tempo. Ormai le forze le mancano e fa una richiesta particolare alla cugina in visita. Le chiede di portarle due fichi e una rosa dall’orto della casa paterna. Ma siamo in inverno e la cugina l’asseconda, pensandola nel delirio della malattia. Tornata a casa, la giovane parente trova in mezzo alla neve una rosa e due fichi e, stupefatta, subito torna a Cascia per portarli a Rita.
Da allora, la rosa è diventata il simbolo, per eccellenza, dell’amore di Santa Rita, che diffonde il suo profumo. È un invito a portare nel nostro vivere segni di bellezza e di gratuità. Come la rosa anche la vita ha delle spine, ma è possibile accettarle e affrontarle se siamo uniti tra noi.
È l’augurio che ci facciamo invitandovi tutti alla festa.
don Angelo, don Federico e il Comitato della festa